Come indicizzare un sito: quali sono le due mosse principali da fare
Quando si ha un’attività online oppure si ha semplicemente intenzione di aumentare il traffico web del proprio sito, una delle possibili soluzioni è quella di capire come indicizzare un sito. Ci sono vari accorgimenti che possono tornare utili per raggiungere tale obiettivo, ma prima di tutto è necessario affinare un po’ le proprie conoscenze e competenze.
Innanzitutto, per ottenere dei risultati, sono due le cose principali a cui bisogna provvedere: la prima è quella di segnalare l’esistenza del proprio sito web ai motori di ricerca. La seconda, invece, è quella di cominciare ad usare con una certa costanza le parole chiave che vengono cercate da parte degli utenti sui motori di ricerca e, tramite questo sistema, riuscire a far risalire i propri post all’interno dei risultati delle ricerche. Contattateci subito per avere maggiori delucidazioni.
Posizionamento e indicizzazione: conoscete la differenza?

Per capire alla perfezione come indicizzare un sito, è chiaro come sia necessario avere la massima conoscenza circa la differenza che intercorre tra il posizionamento e l’indicizzazione. Si fa ancora fin troppa confusione al giorno d’oggi, nonostante siano termini molto diffusi.
Quando si parla di indicizzazione, si fa riferimento alla possibilità di fare in modo che un sito web diventi visibile tra i vari risultati che vengono diffusi dai vari motori di ricerca. Ed è un obiettivo a cui si può arrivare in modo indipendente rispetto alla posizione ottenuta all’interno della SERP, ovvero la pagina legata ai risultati di ricerca. Il posizionamento, invece, non è latro che la collocazione che un determinato sito web indicizzato è in grado di raggiungere proprio nella SERP dei diversi motori di ricerca. Si tratta di uno di quei fattori che possono essere differenti in base a decine e decine di fattori valutati dagli algoritmi di ricerca.
Tutti quei siti web che sono stati posizionati in un determinato punto all’interno della SERP di un certo motore di ricerca devono già essere indicizzati da parte dello stesso. È altrettanto vero, però, come non ogni sito che è stato indicizzato sarà ben posizionato. Volete scoprire come fare? Contattateci subito!
Come indicizzare un sito: le basi

Nella maggior parte dei casi, i motori di ricerca vanno ad indicizzare un sito web in maniera del tutto automatica. Nel caso in cui questo non si verificasse, c’è la possibilità di indicizzare un sito web andando a collegarsi a delle pagine web ben determinate. Successivamente si può fare una segnalazione del fatto che il sito non sia presente nei database di Google e degli altri motori di ricerca, come ad esempio Yahoo! o Bing.
Chi avesse intenzione di segnalare il proprio sito web a Google, deve farlo tramite un click su questa pagina specifica per poter aggiungere o aggiornare un “URL”. Successivamente, si dovranno inserire all’interno di un modulo diversi dati, tra cui l’indirizzo della pagina principale del proprio sito, qualche parola come descrizione del portale, per poi cliccare facilmente su “Aggiungi URL”.

Con Bing, invece, il discorso cambia, dal momento che è necessario impiegare i webmaster tool. Si tratta di strumenti che vengono proposti agli utenti che hanno in gestione un sito web. Per iniziare l’operazione, la prima cosa da fare è quella di collegarsi a tale pagina, poi fare click su Iscriviti e portare a termine il login mediante il proprio account Microsoft, Google oppure Facebook. Una volta eseguito l’accesso, è sufficiente riempire i diversi campi che vengono richiesti. Volete maggiori informazioni? Contattateci subito!
Migliorare il posizionamento

Capita, altre volte, di avere un sito web che è compreso ed appare nei motori di ricerca, ma che non è presente nella prima pagina di risultati. Quindi, non basta l’indicizzazione, dal momento che il posizionamento è legato ad un gran numero di fattori che devono essere valutati da parte dei motori di ricerca.
Se l’obiettivo dovesse essere quello di migliorare il posizionamento di un sito web e farlo apparire tra i primi risultati dei motoridi ricerca, è necessario impiegar nel migliore dei modi le tattiche SEO, che hanno come fine ultimo quello di ottimizzare i contenuti che si trovano sul sito per fare in modo esercitino un maggiore fascino rispetto ai motori di ricerca e risalire la SERP. Volete saperne di più? Non esitate a contattarci!
Quali argomenti scegliere?

Tanti sono gli utenti che si chiedono se esistano delle tecniche che possano andare bene per tutti i siti per migliorare il posizionamento del proprio sito. In realtà, però, non ci sono delle regole generali e devono essere presi in considerazione tanti fattori. Migliorare il posizionamento del proprio sito prevede anche di adottare degli accorgimenti per fare in modo di parlare sempre di contenuti che possano interessare gli utenti. Quindi, è necessario curare degli argomenti che siano interessanti agli occhi dei lettori. Come fare per saperlo? Anche in questo caso, è direttamente il web che viene in aiuto, dal momento che offre numerosi strumenti che possono senz’altro tornare molto utili.
È sufficiente pensare a Google Trends, oppure a KeywordTool. In sostanza, questi strumenti sono molto utili, dal momento che permettono di capire quali siano gli argomenti che vengono ricercati più spesso dagli utenti in un determinato periodo di tempo. Al tempo stesso, permettono anche di scovare le keyword secondarie che hanno un preciso collegamento con quella principale che si è scelto di spingere il più possibile. Contattateci per avere maggiori informazioni!
Dando un’occhiata più approfondita proprio alle keyword secondarie, c’è da sottolineare come si possano impiegare all’interno di capitoli e sotto-capitoli con cui organizzare e suddividere i vari post all’interno delle pagine web del sito. Ad esempio, nel titolo (meglio conosciuto come H1), il suggerimento migliore da seguire è quello immettere sempre la parola chiave principale dell’articolo. Invece, nei vari sottotitoli (gli H2 per intenderci), si può anche immettere qualche keyword secondaria, che abbia chiaramente un collegamento con la parola chiave principale. Lo stesso discorso è chiaramente valido anche per i sotto-paragrafi (ovvero gli H3), che permettono di specificare ancora di più il contenuto che si andrà a trattare.